Un Progetto Ben Bilanciato vicino alle 500GT

In questo primo approfondimento sul Piping scopriremo perché, per un progetto che vuol rimanere entro il limite delle 500GT, è necessario che tutti gli aspetti della progettazione siano bilanciati tra di loro.

L’Importanza di un Progetto Ben Bilanciato per il Coordinato di Barche al Limite delle 500GT

Il Limite delle 500GT

Nell’industria della costruzione degli yacht, oltrepassare il limite delle 500GT di volume comporta un notevole incremento delle richieste normative e delle installazioni a bordo, tale da non giustificare più il tipo di prodotto che viene realizzato a causa del maggior costo di costruzione e gestione che ne deriva.

In questi casi, cioè con barche fino a 40-50 mt. di lunghezza, la tendenza dei cantieri e dei designer resta quella di massimizzare lo spazio a disposizione per i clienti. Per arrivare a questo risultato vengono utilizzati molti accorgimenti che nel tempo si sono standardizzati tanto da essere utilizzati ogni volta in combinazioni diverse.

Limiti di Stazza e Coordinati di Bordo

Focalizzando l’attenzione sulla stesura del coordinato degli impianti di bordo, alcune di queste soluzioni non hanno particolari effetti diretti (ad esempio, ridurre la larghezza di scafo o variare le forme di carena può avere delle implicazioni sulla stabilità e le prestazioni che in questo approfondimento possono essere trascurate).

Tra le soluzioni con un forte impatto per la stesura del coordinato di bordo invece, è utile segnalarne almeno tre:

  • Gli interponti strutturali vengono abbassati il più possibile, mantenendo però l’altezza netta nei locali arredati. Dato che le strutture non possono essere ridotte di conseguenza, questo comporta un minore spazio sopra cielino per le percorrenze degli impianti.
  • Alcune zone vengono escluse dal calcolo della stazza, lasciandole aperte come spazio esterno o chiudendole strutturalmente rendendole inaccessibili. In questo caso si riduce lo spazio disponibile per macchinari e quadri elettrici.
  • Infine, come conseguenza di quanto detto sopra, nei piani generali gli spazi tecnici sono sempre meno, sempre più piccoli e spesso di forme non rettilinee, dovute all’interfaccia tra la forma esterna e le compartimentazioni dei locali interni.

Problemi e Soluzioni

A fronte di questa esigenza, giustificata da motivazioni commerciali ed economiche, i problemi per i progettisti tecnici e per gli installatori sono sempre maggiori. Se la questione non viene gestita con attenzione fin dalle prime fasi, ne risulta inevitabilmente un calo complessivo della qualità, intesa anche come difficoltà di operatività e manutenzione durante tutta la vita della barca.

Per quanto riguarda il coordinato impianti, la prima e più immediata risposta è completamente interna e consiste in numerose accortezze e verifiche svolte dal modellatore stesso tra cui:

  • un’accurata scelta dei percorsi delle linee per evitare il più possibile incroci e attraversamenti non strettamente necessari;
  • l’individuazione dei punti di passaggio a ponte e paratia più vicini alle utenze da raggiungere;
  • un’efficiente organizzazione delle lunghe percorrenze longitudinali.

Un Progetto “Ben Bilanciato”

L’esperienza e l’abilità del modellatore da sola però, non può essere sufficiente a risolvere tutte le problematiche. Nella progettazione nautica tutte le voci principali (arredo, strutture, allestimento, impianti) hanno necessità oggettive di spazio che non possono essere messe in discussione e, per questo motivo, devono essere studiate insieme in modo che il risultato finale risulti il più bilanciato possibile.

Un progetto si dice in questo contesto “ben bilanciato” quando tutte le voci suddette sono studiate insieme di modo che, sacrificando ciascuna una parte dello spazio che richiederebbe inizialmente, si arrivi ad un risultato finale il più possibile equilibrato.

Ogni barca è diversa e costituisce una sfida a sé stante, quindi non è possibile proporre una formula o un manuale universalmente validi. Il miglior risultato finale si ottiene tramite l’esperienza che porta a riconoscere e gestire i vari problemi quando è ancora possibile porvi rimedio o almeno limitarne l’impatto.

Un Approccio Interdisciplinare al Problema

Di seguito alcuni accorgimenti da studiare ed implementare fin dalle prime fasi del progetto per poter favorire lo sviluppo dei coordinati:

  • Il layout strutturale deve massimizzare gli spazi per le lunghe percorrenze e per gli incroci trasversali, ponendo particolare attenzione alle altezze relative tra bagli ed anguille e l’allineamento dei fori di alleggerimento.
  • La parte tecnica degli interni deve essere definita con attenzione dai progettisti: posizione fancoil e plenum, spazi per quadri elettrici, allineamento delle paratie di compartimentazione tra i vari ponti. Questo non vuol dire decidere l’arredo al posto dell’architetto di interni, il compito del progettista è quello di indirizzare l’arredamento e porre dei vincoli scegliendo tra soluzioni equivalenti quella che possa favorire un miglior risultato di insieme. Questa operazione in particolare è ben compresa dai cantieri che per questo cercano di sviluppare dei net space che forniscano l’interfaccia comune tra i disegni degli impianti e degli arredi.
  • Porre attenzione al layout della galley e alla sua posizione nel piano generale. Le condotte di estrazione dalle cappe dei fornelli e il relativo bilanciamento naturale sono ingombranti e devono essere tenute isolate per questioni di sicurezza antincendio, quindi si deve fare in modo di garantire il loro percorso fino a delle griglie esterne (a loro volta da posizionare adeguatamente per evitare ritorni di odori).
  • La porzione di sovrastruttura che contiene le lobby è sempre critica perché i trunk scale e l’eventuale pozzo ascensore costituiscono degli ostacoli alle percorrenze longitudinali degli impianti. In questo caso, occorre che gli schemi funzionali siano pensati in modo tale da ridurre al minimo tali percorrenze in queste zone, in particolare per condotte aria e strade cavi.
  • I piani di coibentazione devono essere realizzati in modo da minimizzare gli spessori nei punti in cui si prevede che possano esserci più problemi di spazio. Questa operazione è agevolata dal fatto che sotto le 500 GT non sono presenti main vertical zone ed altri vincoli richiesti invece per le barche di taglia superiore. In ogni caso e soprattutto in zone particolarmente critiche che potrebbero manifestarsi durante il lavoro, è richiesta una certa flessibilità di impiego con la possibilità di scegliere materiali più performanti (cioè, più sottili a parità di resa isolante) ma anche più costosi.

Kyma: una Visione che Mira alla Qualità del Risultato Finale

In Kyma si è sempre posta molta cura alla qualità del risultato finale dei lavori commissionati.

L’analisi sopra riportata è un esempio delle attenzioni che vengono richieste quotidianamente per raggiungere questo un tale standard ed è frutto dell’esperienza accumulata in oltre 20 anni di attività condivisa tra tutti i componenti del gruppo.

Ed è proprio questa esperienza che Kyma raccoglie e valorizza nell’ottica di un miglioramento continuo delle proprie performance e servizi, per fornire ai propri clienti il più alto livello possibile di qualità ed efficienza.