Allestimento e Arredo Navale

Scopri l’evoluzione dell’arredo navale attraverso i secoli, dall’essenzialità funzionale alle dimore galleggianti di lusso, tra comfort su misura ed innovazione.

La struttura navale nel corso dei secoli si è trasformata per andare incontro ai cambiamenti tecnologici e di uso delle navi: con essa si è evoluto anche l’allestimento e l’arredo navale.

Il massimo momento di svolta, nel XIX secolo, è dovuto a due fattori nodali: l’introduzione della macchina a vapore come strumento di propulsione e l’arrivo dei passeggeri a bordo delle navi.

Fare posto alla macchina a vapore, da un lato, obbliga gli architetti navali a cambiare la disposizione interna degli ambienti; la presenza di passeggeri-viaggiatori slegati dalle logiche di lavoro a bordo della nave, invece, impone oggetti ed arredi necessari al loro viaggio.

In questa fase iniziale, che si protrae dalla nascita del battello a vapore fino al primo decennio del Novecento, l’arredo era in mano al carpentiere navale. Il materiale usato era il legno e l’aspetto, essenziale, sobrio e compatto, era immediatamente distinguibile da qualunque arredo trovabile sulla terraferma.

Solidità, funzionalità e linee spartane erano la costante stilistica di queste imbarcazioni e l’arredo navale era limitato ad oggetti essenziali e funzionali come panche, tavoli, corrimano e spazi per i bagagli.

Un battello a vapore del XIX secolo

Il XX Secolo

La seconda fase dell’arredo navale coincide con l’avvento di una delle icone del XX secolo: le navi di linea e, in particolar modo, i transatlantici. Questi giganti marini erano specchio della società e fusione di molteplici aspetti: tecnico, architettonico, ingegneristico, economico e sociale.

Il loro massimo fulgore si colloca nel decennio tra le due guerre mondiali, e qui, l’impegno decorativo ed architettonico era notevole e ben visibile, ma riguardava esclusivamente ponti, ambienti e cabine usate dalle classi sociali più ricche.

Negli interni di questi gioielli di tecnologia e architettura, alla perizia artigiana di carpentieri, ebanisti ed intarsiatori si combinavano arti decorative, scultura, pittura, design e moda. Lo stile proposto ricalcava i gusti del tempo di quella élite ricca ed agiata per nascita e non, e il lavoro degli architetti era totalmente slegato da chi progettava la nave.

Lo scopo, perseguito insieme ad arredatori, decoratori e tappezzieri, era nascondere e ricoprire la struttura ed ogni elemento che ricordasse di essere a bordo di una nave. Viaggiare via mare era considerata una necessità e non un piacere, oltre ad un potenziale pericolo a cui i passeggeri non dovevano pensare. Gli ambienti ricalcavano quelli della terraferma e, dietro allo scopo di distrarre ed ipnotizzare i passeggeri, l’arredo navale ridondava di stili e scuole artistiche diverse a cui si mescolavano elementi esotici e lontani per stupire ed incantare i viaggiatori.

un'immagine del REX, famoso transatlantico del XX secolo
Un’immagine del REX, transatlantico del XX secolo

La Nascita della Nautica da Diporto

Negli anni Trenta l’arredo navale iniziò ad allontanarsi dalla semplice imitazione per cercare uno stile e un’identità propri e definiti ma furono gli anni Settanta che trasformarono totalmente ogni prospettiva.

Il cambiamento nella concezione e nella ideazione dell’arredo navale è dovuto all’avvento della nautica da diporto e alla rivoluzione del concetto stesso del “vivere il mare” che questa portò con sé.

Le imbarcazioni da diporto, come spiega il termine stesso, sono progettate per svago e divertimento, combinano l’aspetto ludico e quello mondano e gli yacht ne sono la massima espressione.

Un'immagine del Sanlorenzo Superyacht 500 Expt
Sanlorenzo Superyacht 500 Expt

Evoluzione dello Yacht

Lo yacht: imbarcazione a motore di grandi dimensioni, esclusiva e lussuosa diventa status symbol, ostentazione di ricchezza, sfarzo e bella vita di una precisa cerchia sociale, ambita, ricca e seducente.

Nella fase iniziale, più ludica e votata alla celebrazione di una certa società, lo yacht è costruito nell’ottica di una maggiore velocità e performance sull’acqua per poi spostarsi gradualmente verso la visione di casa galleggiante dove il connotato di esclusività amplia e affina il proprio significato.

Si assottiglia fino ad annullarsi la divisione tra il dentro e il fuori e cambia l’idea di divertimento, quando, alla ricerca del relax e del benessere psicofisico, si combinano anche esperienze sportive più estreme, esclusive e ricercate.

Innovazione e Personalizzazione nell’Arredo Navale

Le aree vivibili si ampliano e i progetti propongono sempre di più layout trasformabili: la qualità esperenziale della vita a bordo diventa il punto focale di ogni design e scelta di arredamento. Ogni aspetto è pensato e progettato per offrire comfort all’utente che, nel vivere a bordo, ricerca la massima customizzazione e gli stessi comfort di casa.

L’interazione sempre maggiore tra esterno e interno si traduce da una parte in spazi sempre più ampi, permeabili e integrati con l’ambiente marino e dall’altra nella ricerca di una continuità visiva e cromatica tra i vari ambienti, fatta tanto nelle scelte strutturali e ingegneristiche quanto con le scelte di arredo. Scelte che premiano versatilità e innovazione, attenzione e ricerca nei materiali: dalle fibre naturali come legno, lino, lana e cotone fino a quelle più tech e innovative come il Lapitec®, le bio-resine e la plastica riciclata.

La cifra stilistica dell’arredo non è solo spazi e materiali ma anche illuminazione. La luce naturale ha un ruolo specifico e diventa un fondamentale complemento d’arredo con vetrate e finestrature che si ampliano sempre di più.

Fusione del Design

L’architettura e l’arredo navale sono sempre mutate al mutare di scenari, bisogni ed esigenze del proprio utente ed oggi lo yacht non è mera ostentazione del lusso: è ricerca del ben fatto, dell’innovazione e della personalizzazione.

Gli yacht sono diventati a tutti gli effetti case galleggianti e fusione è la parola chiave che, ancora oggi, continua ad indicare tutto il procedere del design da diporto: si fonde l’idea della vita sulla terraferma con la vita in mare e si fondono gli spazi con le esigenze della vita a bordo.

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